Perché a Palermo il gas costa di più?

Tra le novità del nuovo anno l’addio al mercato tutelato. Ecco cosa significa e cosa comporta

17 Gennaio 2024

Nel momento in cui gli italiani hanno detto addio al mercato tutelato del gas con il passaggio al mercato libero, Palermo è salita sul podio delle città con la bolletta più cara. Secondo un’indagine di Assoutenti infatti il capoluogo siciliano si piazza al terzo posto, dopo Roma e Catanzaro. Città più economica invece è Milano.

L’indagine di Assoutenti coinvolge 20 città italiane tra Nord e Sud e mette a confronto le migliori offerte reperibili sul “Portale offerte” di Arera, sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a tariffa variabile, ovvero indicizzati all’andamento del costo dell’energia, per una famiglia che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno. Palermo con 2.024 euro sul fisso, 1.723 sul variabile, si attesta al terzo posto dopo Roma e Catanzaro.

Abbiamo chiesto le ragioni al presidente nazionale di Assoutenti Gabriele Melluso. “In primo luogo facciamo presente che in tutta la Lombardia non viene applicata l’addizionale regionale, cosa che avviene esclusivamente nelle regioni a statuto speciale – evidenzia Melluso –. Secondo aspetto riguarda la materia energia che può variare, se pur di poco, grazie al Pcs (Potere calorifico superiore, ovvero la quantità di calore prodotta dalla combustione completa di un metro cubo di gas, che è strettamente legata alla qualità del gas acquistato). Al Sud la qualità del gas è inferiore e per raggiungere lo stesso Pcs del Nord, occorre più gas”, spiega Melluso. “Terzo aspetto riguarda le zone climatiche in cui è suddivisa la nostra penisola che vedono il costo di trasporto e distribuzione sempre più alto via via che si va verso il Sud. Ciò è dovuto al numero di utenti allacciati e quindi, di fatto, anche al consumo degli utenti”.

Mercato libero del gas, cosa significa il passaggio

Il mercato libero è diventata una realtà per tutti, ad eccezione dei cosiddetti “vulnerabili” ovvero anziani, malati, poveri o in zone disagiate, per i quali resta valido il mercato tutelato. I restanti 5 milioni e mezzo di italiani devono invece effettuare il passaggio scegliendo il nuovo fornitore.

Se l’utente non sceglie scatta l’offerta Placet

Se non si effettua una scelta, il servizio comunque viene erogato e il passaggio avviene in modo automatico ad una fornitura di gas che rientra nell’offerta Placet. Letteralmente “Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela” l’offerta Placet è una soluzione intermedia tra mercato tutelato e mercato libero, che prevede che si paghi solo il consumo del gas, come nel mercato tutelato, ma il prezzo è stabilito dal gestore, come nel mercato libero. Inoltre, non sono previsti servizi aggiuntivi, come condizioni particolari o ulteriori costi. Le condizioni sono decise da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che opera per garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare gli interessi di utenti e consumatori.

Si può scegliere un contratto del mercato libero in qualsiasi momento. Tutte le offerte sono disponibili sul portale di Arera dove è possibile valutarle e confrontarle. Secondo le associazioni di consumatori come Codacons è preferibile optare per contratti a prezzo variabile, al momento più convenienti di quelli a prezzo fisso, anche se considerano il risparmio fittizio perché subirà le variazioni legate ai prezzi dell’energia. 

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