Quattro nuove speranze contro la povertà

Allarmanti gli ultimi dati Istat. In Sicilia quattro progetti per aiutare chi vive in condizioni disagiate

23 Gennaio 2024

Sappiamo cos’è davvero la povertà? Possiamo toccarla con mano? Quanta ne vediamo attorno a noi? Tanta, troppa. L’ultimo report dell’Istat ci suggerisce un quadro allarmante. A dire il vero non ci sorprende che i dati peggiori riguardino il Sud Italia, ma quel che colpisce è la grandezza del fenomeno. In Sicilia, per esempio, circa 2 famiglie su 10 vivono in condizioni economiche difficili. Per essere precisi la povertà è compagna di vita del 24% dei siciliani contro una media nazionale del 14,8%. Va peggio in Basilicata, Campania, Puglia e soprattutto in Calabria dove l’incidenza raggiunge il 36%.

Una speranza dal Pnrr

Secondo il rapporto Svimez 2023, l’incremento dell’occupazione, maggiore al Sud rispetto al resto del Paese, non è bastato a mitigare il disagio sociale. Le questioni più urgenti? “Salari, lavoro povero ed emigrazioni giovanili”. Ma una speranza arriva dal Pnrr. Nel biennio 2024-2025, secondo le stime degli esperti, proprio grazie agli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel Mezzogiorno si potrà evitare la recessione. Senza il Pnrr, invece, al Sud si toccherebbe un Pil pari a -0,6% nel 2024 e -0,7% nel 2025.

Le iniziative per contrastare la povertà al Sud

Un aiuto al contrasto alla povertà, ma anche alla tutela dei diritti delle persone che vivono nel disagio, arriva dalle associazioni e dalle iniziative a carattere sociale. Tra questi il bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud” promosso dalla fondazione Con il Sud e ActionAid Italia, che ha messo a disposizione 500 mila euro per finanziare sette progetti.

“I progetti selezionati con il bando andranno a prendersi cura di chi vive situazioni difficili, vittima spesso di prevaricazioni o discriminazioni – spiega il direttore generale di fondazione Con il Sud Marco Imperiale -. Lo faranno partendo dal lavoro e dall’integrazione, con il protagonismo del mondo del terzo settore, profondo e attento conoscitore di necessità e potenzialità delle comunità locali”.

A Palermo è stato ammesso a finanziamento il progetto A partire dal margine di Booq, associazione che punta alla promozione sociale, rivolto ai residenti della Kalsa. L’obiettivo è migliorare le condizioni socio-economiche del quartiere attraverso la sperimentazione di un modello di intervento territoriale di rete.

In Sicilia saranno realizzati quattro progetti in cinque province. Nell’Agrigentino, Beddamè Food Travel People punterà sulla formazione per inserire 15 donne, 10 giovani e 5 con una disabilità, in una sartoria che si occupa di recuperare scarti tessili.

Il suono dell’accoglienza, progetto che Rò la Formichina Società Cooperativa sociale realizzerà nelle province di Catania e Ragusa, ha invece l’obiettivo di migliorare l’integrazione sociale e l’inserimento socio-lavorativo di 60 giovani migranti tra i 15 e i 25 anni. Verrà aperto uno sportello d’ascolto, un laboratorio di liuteria e verranno promosse attività di integrazione sociale e socializzazione.

A Siracusa la fondazione Siamo Mediterraneo Onlus, coinvolgerà cittadini, associazioni e piccole realtà artigianali per iniziative a carattere sociale. In particolare i progetti saranno rivolti a giovani, richiedenti asilo e rifugiati, donne che si occupano di migranti.

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