Termovalorizzatori in Sicilia, dove si faranno?

La prossima nomina di Schifani a commissario straordinario potrebbe sbloccare l’iter e accelerare i tempi

25 Gennaio 2024

Termovalorizzatori in arrivo in Sicilia? Può darsi, certo è che il governo sta per fare un passo decisivo verso la realizzazione: il presidente della Regione Renato Schifani è infatti sul punto di essere nominato commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata e la realizzazione e localizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione di rifiuti in Sicilia.

L’investitura è stata inserita in un emendamento al decreto Energia che ha superato l’esame della commissione Ambiente della Camera dei deputati e presto finirà all’attenzione del parlamento, che dovrà votarla.

Una nomina che Schifani aveva richiesto da più di un anno e che dovrebbe accelerare il processo di realizzazione degli impianti, al momento fermo al palo, nonostante le parole d’ottimismo della maggioranza insediata a palazzo d’Orleans.

I due termovalorizzatori, tanti sono nei piani della Regione, dovrebbero servire rispettivamente Sicilia orientale e occidentale, ma ancora c’è incertezza sulle aree prescelte. Uno sorgerà di sicuro nel Catanese, in dubbio invece l’altro, per cui si erano fatti i nomi di territori già industrializzati come Gela e Termini Imerese.

Il costo dovrebbe aggirarsi attorno al miliardo, con quello della Sicilia orientale che dovrebbe costare un po’ di più del gemello occidentale per questioni di capienza. Al di là della valutazione ambientale e delle emissioni, secondo le previsioni del governo dovrebbero dare una grossa mano verso la risoluzione delle varie e ripetute emergenze rifiuti, facendo risparmiare oltretutto il conferimento dell’immondizia in eccesso nelle discariche, che a oggi viene esportata all’estero, con costi che superano i 40 milioni di euro all’anno per la regione.

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