Nuovi investitori e nuove offerte per l’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese? La prospettiva sembra questa visto che nessuna delle tre proposte in mano ai commissari straordinari sarebbe risultata idonea.
Come ha reso noto in anteprima il Sole 24Ore, è la seconda volta che accade negli ultimi tre mesi. In sostanza, le tre aziende che avevano avanzato un’offerta per l’area industriale hanno ricevuto la comunicazione dai commissari con cui vengono informati dell’esito dell’esame dei fascicoli. Il risultato? Sarà pubblicato un nuovo bando per la cessione dello stabilimento, che scadrà alle 13 del prossimo 28 febbraio.
Quali sono le proposte bocciate per l’ex Blutec di Termini
Appare chiaro che i tempi per la cessione dello stabilimento ex Blutec di Termini Imerese si allungano. Le tre proposte arrivate sul tavolo dei commissari e al momento scartate sono quella del gruppo italo-australiano di Ross Pelligra, l’imprenditore presidente del Catania Calcio, del Consorzio Sud tra Smart City Group in partnership con l’azienda diritto inglese Sciara Holding e dell’azienda Artemar di Termini Imerese, anche se questa è interessata solo a un piccola porzione dell’area.
In ballo centinaia di posti di lavoro
Progetti per Termini Imerese significano evidentemente posti di lavoro. Nuovi e vecchi. Sì perché in ballo ci sono gli ex operai oggi in cassa integrazione, più noti come gli ex lavoratori Fiat. Oggi quelli rimasti, visto che un migliaio di loro è ormai in pensione, sono 560. E vivono in una condizione di assoluta incertezza perché il 4 novembre, a tredici anni dalla chiusura dello stabilimento, scadrà ancora una volta la cassa integrazione. Con l’avvio di nuovi progetti e dunque l’assunzione di lavoratori, per loro ci sarebbe un canale preferenziale. E si chiuderebbe dunque l’era degli ammortizzatori nell’area industriale di Termini Imerese che finora è costata circa 120 milioni.
