Il Catania non decolla Sturaro che combini?

di Daniele D'Alessandro

Lo 0-0 casalingo contro la Casertana è lo specchio del momento di difficoltà della squadra di Lucarelli

12 Febbraio 2024

Stagione maledetta? Sì, perché è proprio vero: l’annata 2023-2024 del Catania ha ormai assunto i contorni di un incubo. Lo 0-0 al “Massimino” contro la Casertana (annichilita 0-4 nel match d’andata con tanto di capolavoro da centrocampo firmato Chiricó) costituisce l’ennesima fotografia delle difficoltà della formazione di Cristiano Lucarelli.

Una squadra che lotta, certo, e sputa sangue sul rettangolo verde: su questo non vi è dubbio. Nel calcio, però, si vince facendo gol e i rossazzurri non riescono più a ad arrivare in porta, divorandosi occasioni clamorose come quelle capitate a Cicerelli, Di Carmine o Costantino.

Due centri nelle ultime 5 gare disputate per quello che può essere chiamato digiuno, una specie di “ramadan” da rete. Un’astinenza tale che va poi inevitabilmente a riflettersi sul rendimento – una sola vittoria nel 2024 – degli etnei, superati dal Messina e scivolati al quattordicesimo posto in classifica, a -5 dalla zona play-off e a +8 dalle sabbie mobili degli spareggi per non andare in D.

Ha deluso anche l’uomo più atteso della partita, Stefano Sturaro, designato sin da subito capitano ed espulso al 50esimo del secondo tempo per doppia ammonizione. Un errore enorme ed imperdonabile per il colpaccio di mercato del club di Pelligra, tradito dalla foga e dalla voglia di dimostrare di poter fare la differenza. Da uno come lui ci si aspetta sicuramente altro.

Ah, per non farsi mancare nulla c’è anche la maledizione cartellino rosso per i nuovi acquisti, dato che l’ex Juventus è il secondo a finire sotto la doccia in anticipo dopo il terzino Haveri, spedito negli spogliatoi a Foggia al termine del primo tempo nella gara del suo debutto.

La crisi prosegue, il Catania è obbligato a rialzare la testa per evitare di cacciarsi in guai inimmaginabili per la sua storia ed il suo blasone.

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