La storia dei bimbi nati due volte

di Alessandra Galioto

Virginia e Stephan salvati all’Ismett di Palermo con un raro trapianto. Il dono delle madri: hanno ridato la vita ai figli

26 Marzo 2024

Virginia e Stephan hanno due date da festeggiare. La prima è il giorno della nascita e la seconda corrisponde al giorno dell’intervento, un trapianto di fegato che li ha fatti nascere una seconda volta. A contribuire alla loro salvezza sono state proprio le loro mamme. Le stesse che hanno dato loro la vita la prima volta, lo hanno fatto di nuovo.

Sono tanti i bambini che arrivano a Palermo provenienti da tutta Italia (Campania, Puglia, Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia e Lazio), ma anche da altre nazioni (Repubblica Ceca, Malta, Serbia, Svezia, Russia o Danimarca) per essere operati all’Ismett di Palermo e poter iniziare una vita normale.

A donare parte del fegato sono state le mamme coraggiose dei due bimbi, che hanno donato una parte del loro fegato. Il trapianto è possibile grazie alla capacità di rigenerazione del fegato. In poche settimane mamma e bimbo tornano ad avere un organo di dimensioni normali.

Trapianto di fegato: il racconto delle mamme donatrici

“Virginia adesso sta bene, ha una vita normale, balla, è felice, allegra – racconta Daniela Gentile, la mamma -. Questo intervento ci ha unite ancora di più”. E ancora: “Al risveglio dell’anestesia eravamo accanto mano nella mano e Virginia per me è rinata”.

Anche Giorgiana Lazar, la mamma di Stephan, fatica a nascondere la commozione. “Stephan dal trapianto ha fatto passi da gigante in tutto, è cresciuto ha fatto progressi come un bimbo della sua età”. Racconta anche di alcuni suoi timori: “Confesso che di paura ne ho avuta, e anche tanta. Erano due operazioni: la sua e la mia, ma tutto è andato per il meglio e il bambino è rinato una seconda volta”.

Ismett, centro di eccellenza siciliano

L’Ismett, che è uno dei primi centri in Europa per numero di trapianti da donatore vivente pediatrico, ha recentemente tagliato il traguardo di 100 trapianti in 15 anni su pazienti con atresia delle vie biliari.

Si tratta di una patologia degenerativa e progressiva, da causa non nota, che porta a distruzione progressiva delle vie biliari. L’intervento è un risultato eccezionale a livello Italiano e mondiale. Il centro, inoltre, è uno dei primi in Europa per numero di trapianti da donatore vivente pediatrico.

Approfondisci