Acqua ordinanza per risparmiarla, divieti in 6 province siciliane

di Chiara Borzì

La Regione pubblica un documento con 24 azioni contro gli sprechi. La polizia municipale dovrà vigilare

5 Aprile 2024

La Regione ha ufficialmente invitato i siciliani ad essere parsimoniosi con l’acqua e ad evitare lo spreco. Con l’ordinanza commissariale n° 1 del 4 aprile, per affrontare “la peggiore emergenza idrica degli ultimi anni”, l’Autorità di bacino regionale ha condiviso “azioni e buone pratiche” finalizzate alla riduzione dei consumi. Le regole sono valide solo nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani, in stato di emergenza per la grave crisi idrica dallo scorso 11 marzo.

Le raccomandazioni dell’Autorità di bacino su indicazioni dell’Ispra

Con il supporto di Ispra, l’Autorità di bacino ha condiviso un elenco di 24 azioni che agrigentini, nisseni, ennesi, messinesi, palermitani e trapanesi devono compiere per risparmiare acqua ogni giorno. Specialmente in casa. Per l’ente c’è una regola aurea: “Potrebbe sembrare lapalissiano – si legge nel documento – ma la prima regola in favore del risparmio idrico è quella più ovvia, ma anche quella meno rispettata: non sprecare l’acqua!”.

In Sicilia come in Lombardia nel 2023

Come già accaduto al Centro e Nord Italia nel 2023, in Sicilia ora è vietato lavare l’auto con acqua potabile, innaffiare le piante (se indispensabile) solo la notte (perché l’evaporazione è più lentamente). L’uso dell’acqua potabile è vietato per alimentare le fontane o riempire le piscine. L’Autorità raccomanda di recuperare acqua anche dalla condensa, ma anche installare sistemi di per la raccolta della pioggia. In cucina, il consiglio è sciacquare i piatti con l’acqua di cottura prima del lavaggio, evitare di scongelare alimenti e lavare i piatti o le verdure lasciando l’acqua scorre dal lavandino, preferendo l’uso di bacinelle piene. 

La polizia municipale dovrà far rispettare le regole 

Ma chi dovrà vigilare perché vengano rispettate le regole? A farlo saranno i sindaci attraverso la Polizia Municipale dei comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani, a cui la Regione chiede in particolare il rispetto delle indicazioni sull’innaffiamento notturno delle piane e tutti i divieti di utilizzo dell’acqua potabile per azioni non indispensabili. Il vademecum ricorda che risparmio d’acqua vuol dire anche risparmio dei costi in bolletta. Ricorda che l’acqua è uno dei beni più preziosi in nostro possesso, ma può finire. Cliccando qui il vademecum completo.

Approfondisci