L'Europa a Catania la scommessa dei bus elettrici

Grazie ai fondi europei, l’Amts ha iniziato la trasformazione green della sua flotta mezzi. Servizio tra luci e ombre

31 Maggio 2024

Gli autobus a Catania sono ancora insufficienti e alcune zone della città rimangono largamente scoperte dal servizio di trasporto pubblico. Eppure qualcosa si muove, grazie ai fondi europei. Nell’ultimo anno la municipalizzata Amts ha iniziato la trasformazione green della sua flotta mezzi, sfruttando finanziamenti per 11 milioni del Pon Metro 2014-2020. Oggi sulle strade di Catania viaggiano 36 nuovi autobus elettrici e sempre grazie ai soldi dell’Europa è attiva la seconda linea Brt, la numero 5, che va dalla stazione centrale all’ospedale Cannizzaro. 

La terza puntata del nostro viaggio “L’Europa a Catania”, tra cose realizzate e occasioni sprecate della programmazione europea ’14-’20, ci porta dunque in giro per la città sui mezzi pubblici. In particolare sulla Brt 5. È la seconda linea veloce in città dopo la Brt 1. L’idea è semplice: collegamenti rapidi grazie a corsie preferenziali, separate da un cordolo rispetto alla carreggiata in cui viaggiano le auto. È su queste due tratte che l’azienda ha soprattutto messo in campo i nuovi bus elettrici. “In totale verranno acquistati 150 nuovi mezzi con fondi Pnrr e Pon Metro – spiega il presidente di Amts Giacomo Bellavia – oltre ai 36 presenti, altri 50 li aspettiamo entro il 2024. I restanti il prossimo anno. Alla fine del 2025 l’intera flotta sarà elettrificata con grande beneficio per l’ambiente”. 

Certo, le criticità non mancano. In periferia capita di vedere ancora i vecchissimi autobus arancioni a diesel, perché quelli più nuovi a volte rimangono in officina a causa dei tempi lunghi per le manutenzioni. Nelle ore serali e notturne la frequenza si dirada al punto che molti cittadini definiscono il servizio “inesistente” superate le 20. E anche per i fiori all’occhiello dell’azienda, le linee Brt, non mancano le difficoltà, visto che la corsia preferenziale non esiste per oltre la metà del percorso della Brt 5. Ecco il nostro viaggio tra luci e ombre. 

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