Piana di Catania campi a secco: gli agricoltori chiedono aiuto

di Chiara Borzì

Le piogge sono arrivate ma non sono sufficienti. Troppe perdite dalla reti idriche, appello al prefetto

3 Maggio 2024

Stavolta gli agricoltori hanno chiesto chiesto l’intervento della prefetto di Catania. La giunta di Cia Sicilia orientale, l’associazione che riunisce i produttori della Piana di Catania, ha chiesto a Maria Carmela Librizzi di intervenire per aprire un tavolo e verificare i danni portati dalla siccità alle produzioni, ma soprattuto accelerare i lavori sulle reti che possono portare l’acqua ai campi.

La Regione ha promesso e avviato degli interventi finanziati con oltre 1 milione di euro, chiesto lo stato di emergenza nazionale per la siccità, consegnando i documenti pochi giorni prima dello scandalo che ha coinvolto il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino. Ad oggi, però, non ci sono notizie. “Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete”, spiegano gli agricoltori di Cia Sicilia orientale, elencando i tanti interventi urgenti. 

Secondo gli agricoltori di Cia sono almeno una decina, tra riforme e manutenzione, gli interventi che la Regione siciliana deve compiere per provare a salvare, di fronte a una situazione di grave emergenza, l’agricoltura dalla Sicilia. I dirigenti di Cia Sicilia Orientale hanno chiesto alla prefetto di intervenire dove, in senso letterale, manca l’acqua o ci sono perdite nella rete idrica che serve la Piana di Catania. 

”Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto sono state individuate copiose perdite – scrive l’associazione – l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”. Sulla diga di Lentini, dove Dieci è andata, bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso delle pompe che permettono di portare l’acqua ai campi”. E poi, servono “interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo”. Cia Sicilia orientale ha anche domandato: “A che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata riforma della bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.

In Sicilia continua a piovere poco

Anche in Sicilia orientale le piogge sono arrivate, ma come spiega il Sias sono state “tutte troppo deboli”. Le precipitazioni sono inferiori alla norma della stagione ormai dallo scorso settembre. Una situazione che il Sistema agrometereoligico regionale ha chiaramente definito “un’anomalia estrema rispetto al clima siciliano” e che ha ridotto al lumicino le speranza di avere riserva di acqua utile dentro le dighe per l’estate.

Le informazioni condivise dal Sias sono estremamente preoccupanti, perché, è stato spiegato con un post del 2 maggio, “le speranze di un recupero significativo del pesante deficit accumulato durante l’autunno e l’inverno erano concentrate soprattutto per l’inizio del mese di aprile. Quando apporti significativi di piogge avrebbero potuto salvare almeno parte della produzione cerealicola, che in alcune zone è andata invece del tutto perduta”. 

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