Sanità privata che ruolo in Sicilia?

Unicredit tiene a Palermo il primo forum sull’Healthcare nell’Isola.

21 Giugno 2024

Una tavola rotonda dove a confrontarsi sono diversi attori istituzionali del mondo della sanità e delle imprese in Sicilia: è quanto è avvenuto con il forum delle Economie di UniCredit sull’healthcare. L’incontro ha fatto il punto della situazione nell’Isola, partendo dall’analisi di alcuni significativi indicatori. Ne è emerso uno scenario complesso e articolato, dove la sanità privata rappresenta una preziosa risorsa per il settore, nonostante le continue sfide e criticità esistenti.  

Sanità in Sicilia, il primo forum a Palermo

Promosso da Unicredit per fare un punto della situazione nell’Isola su ruolo e sfide della filiera dell’Healthcare, l’incontro ha coinvolto il regional manager di Unicredit Salvatore Malandrino, il presidente della Camera di commercio Palermo-Enna Alessandro Albanese e il presidente di Confindustria Sicilia Gaetano Vecchio, oltre alla presidente AIOP Sicilia, Barbara Cittadini. Si tratta del primo forum sul tema e ha permesso di evidenziare il ruolo e l’importanza della sanità privata nell’Isola.

La sanità privata in Sicilia

Il settore della sanità e assistenza sociale privata in Sicilia consta di oltre 3 mila unità locali e 26 mila addetti, pari rispettivamente al 14% e al 7% dei valori nazionali. In particolare, come evidenzia Salvatore Malandrino, si tratta di “3mila realtà profit e 4mila non profit, dimensione inferiore rispetto alla media nazionale ma anche al Mezzogiorno. Ciò determina una minore capacità in termini di efficienza e investimenti, nonché nel cogliere le opportunità che derivano dalla transizione ecologica e digitale: c’è comunque da dire che tra queste realtà ci sono delle eccellenze, perché le grandi realtà sono più profittevoli anche rispetto alla media nazionale”.

Le criticità

Un territorio spaccato a metà che vede un Nord in crescita e un Sud in sofferenza. Il progressivo calo delle nascite e una popolazione che diventa sempre più anziana. La fuga dei giovani al Nord. Sono solo alcuni dei principali fattori oggetto del confronto nel corso del forum. Secondo il presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio, il sud Italia rischia di diventare anche il sud d’Europa. “Al Sud ci sono meno infrastrutture e un reddito pro capite più basso, se non si rende il paese omogeneo continueremo a essere un bacino di manodopera intellettuale”.

Le opportunità di crescita

Alla Camera di Commercio Palermo-Enna si approfondiscono anche le opportunità di crescita del Meridione, considerato l’avvento dell’autonomia differenziata che rischia di accrescere il gap tra Nord e Sud. Bisogna pertanto fare leva proprio sulla sanità privata secondo Albanese “che può dare un contributo fondamentale nell’eliminazione definitiva delle famose liste d’attesa per gli accertamenti clinici e diagnostici. Le imprese sanitarie sono un asset strategico per la nostra Isola e il loro apporto nel benessere dei siciliani è strategico”.

Ad evidenziarlo è la stessa Barbara Cittadini presidente regionale di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) che, dopo le speranze disattese di un cambiamento possibile, vissuto durante la pandemia, quando sanità pubblica e privata fecero squadra, afferma che “il bilancio sociale Aiop attesta che il comparto crea un valore aggiunto, che potremmo ulteriormente incrementare per promuovere una sanità pubblica efficiente, solidale ed equa attraverso una virtuosa sinergia con la componente di diritto pubblico”.

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