Dopo la nuova esplosione del vulcano Stromboli, la colata sulla Sciara del fuoco si è arrestata. Tanta paura sull’Isola, ma come ha confermato la protezione civile che ha effettuato le verifiche, nessuna persona è rimasta coinvolta.
Nelle scorse ore l’attività ha prodotto una colonna eruttiva e un flusso di lava giunto fino al mare e si è poi propagato per decine di metri.
Nel frattempo in tanti si chiedono: c’è un legame tra l’attività dello Stromboli e quella dell’Etna, contemporaneamente in eruzione in questa prima parte di luglio? Nessun collegamento, secondo gli esperti, si tratta di due vulcani distinti e separati come suggerisce l’analisi chimica del magma e come conferma il ricercatore dell’Ingv, Osservatorio etneo di Catania, Gianfilippo De Astis, con un articolo dal titolo “Stromboli ed Etna: duello al sole” pubblicato sul sito di IngvVulcani. L’esperto spiega che Etna e Stromboli “sono vulcani con un loro sistema di alimentazione autonomo già a partire da 10-20 chilometri di profondità. Il carattere importante che invece condividono è quello di essere entrambi vulcani a condotto aperto, con attività pressoché continue se riportate alla lunga, lunghissima, scala del tempo geologico. Il fatto che li ricordiamo attivi nello stesso periodo di tempo come ad esempio gli ultimi 40-50 anni, al massimo un paio di generazioni umane, ci trae quindi in inganno, facendoci pensare a un inesistente collegamento sotterraneo, senza considerare che questi vulcani sono attivi, insieme, da almeno tre millenni ed è ben noto che a molte eruzioni dell’uno non corrispondono eruzioni dell’altro”.