Arriva per sms, mail o per chiamata telefonica. Ti segnala un accesso da un dispositivo diverso dal solito e ti chiede di intervenire per bloccare questo tentativo fraudolento. Devi solo fare un click. Ma quel click ti costerà parecchio. Perché quella che credi essere la segnalazione della tua banca in realtà è l’inizio di una truffa online.
Sono sempre più numerose le vittime delle frodi bancarie, specie in Sicilia. La scarsa consapevolezza digitale degli utenti, aggravata dalla crescente abilità dei criminali, determina una situazione sempre più preoccupante. Secondo i dati dell’osservatorio Crif, nel 2023 sono stati registrati oltre 32.400 casi in Italia, con un importo medio per frode di 4.666 euro. Il valore economico complessivo supera i 151 milioni di euro e la Sicilia segna un aumento delle truffe pari al + 5,6 %.
Il profilo delle vittime
Sempre stando ai dati diramati dalla Fabi – la Federazione nazionale bancari italiani – l’aumento percentuale più significativo delle frodi (+ 9,7%) lo fa registrare la fascia degli over 60 mentre si osserva un calo significativo tra gli under 30 (-12,1%). I 41-50 anni diventano la fascia maggiormente colpita dal fenomeno, con il 22,5% delle vittime, seguiti dai 31- 40 anni col 20,8% del totale. Andando ad analizzare invece la ripartizione per regione delle vittime, si evidenzia una maggiore concentrazione in Lombardia, Sicilia, Campania e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte.
Frodi bancarie, come difendersi
La Fabi ha elaborato un “decalogo” per prevenire le truffe informatiche. Dieci regole da seguire attentamente per evitare brutte sorprese.