Il Mediterraneo: 12 cose che (forse) non sai su questo mare meraviglioso

Il mare Mediterraneo nasconde una quantità incredibile di storie, segreti e curiosità che vale davvero la pena conoscere

27 Giugno 2025

Il mar Mediterraneo è parte integrante della nostra vita. Lo vediamo ogni estate, lo associamo al sole, alle vacanze, ai viaggi. Il mare Mediterraneo – così apparentemente familiare – nasconde una quantità incredibile di storie, segreti e curiosità che vale davvero la pena conoscere.

Innanzitutto, il Mediterraneo ha una storia geologica affascinante. Non è antico quanto si potrebbe pensare: ha tra i 5 e i 10 milioni di anni ed è nato dalla chiusura di un antico oceano, la Tetide, in seguito ai movimenti dei continenti. In pratica, è un mare figlio di uno “strappo” tra le terre emerse.

E non sono stati i fenici o i greci i primi a solcarlo, ma gli ominidi. Tracce di Homo erectus, risalenti a circa 170.000 anni fa, sono state trovate anche a Creta. Già allora, insomma, qualcuno si avventurava sulle sue sponde, molto prima dell’era del turismo.

Il nome stesso – “Mediterraneo” – significa “in mezzo alle terre”, ed è proprio lì che si trova: tra Europa, Africa e Asia. Bagna ben 21 Paesi e oltre 200 milioni di persone vivono sulle sue coste. È sempre stato un ponte naturale tra civiltà, culture e lingue diverse.

A livello geografico, spesso lo immaginiamo come un mare contenuto e raccolto. Ma in realtà è vasto: si estende per circa 2,5 milioni di chilometri quadrati e ha una lunghezza di 3.700 chilometri. E se guardiamo sotto la superficie, scopriamo che è profondo: in media 1.500 metri, ma in alcuni punti raggiunge i 5.270 metri. Un abisso ricco di misteri ancora inesplorati.

Una sua caratteristica particolare è la salinità: con un livello medio del 37‰, è tra i mari più salati del mondo. Questo dipende dalla sua natura semi-chiusa e dalla forte evaporazione dovuta al clima caldo. Anche le sue temperature lo rendono unico: non scende mai troppo, nemmeno d’inverno, quando resta intorno ai 13°C.

Un altro dato sorprendente riguarda i suoi tempi: il Mediterraneo impiega tra gli 80 e i 90 anni per rinnovare completamente le sue acque. Questo significa che è molto più vulnerabile all’inquinamento rispetto ad altri mari: ciò che entra, tende a restare per decenni.

E a proposito di ciò che c’è sotto: il fondo del Mediterraneo è tutt’altro che tranquillo. Ci sono decine di vulcani sommersi, alcuni ancora attivi. Il più grande è il Marsili, lungo ben 70 chilometri, che si trova nel Tirreno meridionale. È un gigante silenzioso, ma vivo.

Dal punto di vista biologico, questo mare è un vero tesoro. In appena l’1% della superficie degli oceani ospita circa 17.000 specie. Una biodiversità straordinaria, concentrata in uno spazio relativamente ridotto. E non è tutto: anche i coralli trovano casa qui. Tra Bari e Otranto, a 40 metri di profondità, esistono vere barriere coralline mediterranee. Sì, avete letto bene: coralli, in Italia.

Il valore del Mediterraneo non è solo ambientale o culturale, ma anche economico. Si stima che il suo contributo complessivo – tra turismo, pesca, trasporti, regolazione climatica e assorbimento di CO₂ – sia pari ad almeno 5.600 miliardi di dollari.

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