E alla fine arriva la variazione di bilancio da 50 milioni. Per “interventi urgenti”, si leggeva nell’ordine del giorno, sarà di sicuro qualcosa di importante e già ci si prefigurava l’ombra delle solite mancette e la battaglia serrata tra i banchi dell’Ars tra maggioranza e opposizione. Poi dopo che all’interno del Pd è successo quello che è successo, con Roma che rimprovera ai deputati di essere stati troppo accondiscendenti nella discussione dell’ultima finanziaria, ci si aspettava proprio di tutto.
E infatti no. Tre ore appena di discussione e via, manovrina approvata. La maggioranza non fa emendamenti, l’opposizione rinuncia a gran parte dei suoi. Qualcosa si tiene, qualcosa si butta. Si tiene il reddito di povertà, che viene rifinanziato con un altro milione di euro, che consentirà di includere altre 500 famiglie tra gli aventi diritto, si butta il finanziamento anti-Dazi, quei fondi da dare alle imprese siciliane per riprendersi dalle misure volute da Donald Trump. D’altra parte con soli due milioni di euro in totale per tutte le imprese siciliane, che cosa ci avrebbero dovuto fare? Se ne riparlerà. Arrivano fondi pure per gli aeroporti minori e a un paio di consorzi di bonifica. Sì, esistono ancora i consorzi di bonifica.
Tutto qui. D’altra parte non erano neanche tutti sti soldi. E il resto? Seguiteci, ne parliamo la prossima volta. Speriamo.