Ci sono cose che vanno oltre il calcio. Oltre i moduli, gli allenamenti, i risultati.
A Chatillon, in questi diciannove giorni, non c’era solo il Palermo. C’erano storie. C’erano emozioni. C’era chi ha lasciato Palermo all’alba per arrivare fin qui. Chi vive lontano da anni, ma appena vede il rosa e il nero, si sente di nuovo a casa. C’erano padri con i figli per mano. Figli che magari non hanno mai visto Palermo, ma la amano grazie ai racconti, alle foto, alle partite viste insieme sul divano.
Il ritiro è stato questo: un abbraccio collettivo tra la squadra e la sua gente. Gente che non smette mai di crederci. Che ovunque si trovi, porta con sé quei colori come un pezzo di cuore. E adesso il viaggio ricomincia. La prossima fermata è un’amichevole da brividi: il Manchester City.
Poi la Coppa Italia, e subito dopo il campionato. La strada è lunga, ma il Palermo non è solo. Ha un popolo intero che lo segue, che lo ama, che lo aspetta. Ovunque.
