A Palermo arriva il reddito alimentare

Come funziona e quali sono le scadenze? Il piano avviato dal ministero del Lavoro solo in quattro città italiane

7 Febbraio 2024

Nuovi aiuti dopo l’addio al reddito di cittadinanza? Oltre all’assegno di inclusione, vero erede del sussidio lanciato dal Movimento 5 stelle, si cercano altre strade per sostenere le famiglie indigenti. Un’altra misura, attualmente allo studio, è il reddito alimentare che in una prima fase sperimentale è rivolto alle persone che vivono in condizioni di grave povertà di quattro grandi città: Palermo, Napoli, Genova e Firenze.

Cos’è il reddito alimentare?

Con l’Avviso 1/2023, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha dato il via alla presentazione di progetti di reddito alimentare iniziativa che non solo ha l’obiettivo di dare un aiuto a chi ha difficoltà a fare la spesa, ma mira anche a ridurre lo spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze.

Il reddito alimentare consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli enti del terzo settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, perché in confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza e dunque non idonei alla vendita.

Al momento la misura è stata avviata solo in via sperimentale, ma è già attiva nelle quattro città scelte. I progetti vedranno il coinvolgimento di soggetti pubblici o enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a persone in condizione di grave povertà, e degli operatori del settore alimentare che si renderanno disponibili a donare i prodotti alimentari invenduti che saranno, successivamente, consegnati ai destinatari finali della misura.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro le 13 del 31 marzo 2024. Le modalità sono indicate all’articolo 12 dell’avviso (clicca qui per scaricarlo).

“Un aiuto concreto – commenta Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali – possibile grazie a un’attenta gestione delle eccedenze degli alimentari invenduti nei negozi aderenti all’iniziativa, che avrà l’obiettivo di riuscire a raggiungere anche chi non ha mai avuto aiuti alimentari nel passato. La distribuzione gratuita potrà avvalersi del prezioso contributo degli enti del terzo settore, sempre in prima linea nelle azioni di solidarietà sociale”. E aggiunge: “La nuova strategia che stiamo portando avanti potenzia le misure di accompagnamento sociale, così come la ‘capacity building’ delle organizzazioni del Terzo Settore coinvolte nei processi di Governance legati al contrasto della deprivazione materiale. Strumenti concreti e di lunga visione per aiutare le persone a migliorare la propria vita e a uscire dalla condizione di povertà”.

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