L'acqua sta finendo? 10 regole contro gli sprechi

In Sicilia una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni. La Regione ha diffuso un vademecum realizzato da Enea

9 Aprile 2024

L’acqua è una fonte rinnovabile, ma non inesauribile. Occupa il nostro pianeta per circa il 70% ed è parte integrante di tutti gli organismi viventi. Probabilmente anche per questo crediamo di poterne fare un uso illimitato.

Oggi però la Sicilia sta attraversando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni. L’ultima risale al 2002. Mentre la Regione sta pensando di riaprire i dissalatori, chiusi da oltre vent’anni, e richiede al Governo centrale le navi cisterna, annunciando lo stato d’emergenza, l’Autorità di bacino del distretto idrografico dell’Isola ritiene che, in un momento così critico, sia fondamentale sensibilizzare la popolazione ad un uso corretto di questa preziosa risorsa. Così ha diramato un “Vademecum delle azioni e buone pratiche” dell’Enea per il risparmio idrico potabile e la riduzione dei consumi.

Secondo le stime più recenti, nelle abitazioni il consumo medio di acqua ad uso civile (residenziale e terziario) rappresenta circa il 20% dei consumi totali, con una dotazione idrica pro capite (al netto delle perdite) di circa 200 litri per abitante al giorno.

Tratte dal vademecum dell’Enea, ecco le dieci regole da seguire, tra suggerimenti e buone pratiche, errori da evitare, ma anche soluzioni e tecnologie per ottenere un buon risparmio idrico – e anche energetico – soprattutto in ambito residenziale.

1. Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente

La prima regola è la più banale, ma anche quella meno osservata: non lasciare scorrere l’acqua inutilmente.

Il risparmio medio stimato supera i 50 litri d’acqua al giorno. Che tu stia lavando i denti, sciacquando il rasoio mentre ti radi, pulendo le verdure, scongelando degli alimenti o lavando i piatti a mano, la questione non cambia. Il rubinetto va chiuso nei tempi morti per ridurre al minimo lo spreco d’acqua. Per darti un’idea: lavando i denti con il rubinetto aperto, sprechi fino a 30 litri, a fronte di un solo litro e mezzo con un utilizzo corretto.

2. Gli elettrodomestici, come usarli

Passiamo all’uso degli elettrodomestici. Innanzitutto, se li hai datati, valuta l’acquisto di modelli nuovi, a risparmio energetico. Ti consentono di risparmiare sulle spese in bolletta e, se usati a pieno carico, garantiscono considerevoli risparmi d’acqua.

Le stime parlano di una media di risparmio di 40-60 litri per ogni lavaggio. Inoltre, per sciacquare i piatti, prima del loro caricamento in lavastoviglie, usa l’acqua di cottura della pasta o quella usata per lavare le verdure.

3. Doccia o vasca da bagno?

Per la tua igiene, prediligi l’uso della doccia a quello della vasca da bagno.

Nel primo caso si usano 40 litri d’acqua, mentre nel secondo si consumano mediamente fra i 100 e i 160 litri. Il risparmio è di circa 1.200 litri all’anno.

4. Il doppio tasto che riduce gli sprechi

Un buon risparmio è dato dagli sciacquoni a doppio tasto.

Considerando che con lo scarico monopulsante si usano fino a 16 litri, è possibile risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno.

5. L’impianto funziona bene?

Verifica l’efficienza del tuo impianto idrico e la presenza di eventuali perdite.

Con un rubinetto che gocciola si possono perdere fino a 5 litri al giorno d’acqua. Ricorda inoltre di chiudere l’impianto centrale quando parti per le vacanze.

6. Un secchio per la tua auto

Devi lavare l’auto?

Piuttosto che usare la pompa e il getto continuo, adopera un secchio. Così facendo potrai risparmiare tra i 400 e i 500 litri d’acqua.

7. I rubinetti che fanno la differenza

Se hai intenzione di cambiare i tuoi rubinetti, prediligi quelli con sensori o i dispositivi che riducono il flusso dell’acqua come le valvole rompigetto.

8. Puoi risparmiare acqua anche innaffiando

Sei un pollice verde? Ci sono diversi metodi e strategie per innaffiare le tue piante senza sprechi, nel segno della piena sostenibilità ambientale.

Come la scelta dell’orario. Innaffiando la notte, dopo le ore 23, l’acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10 mila litri d’acqua all’anno. Se poi hai anche un acquario, puoi riutilizzarne l’acqua, ricca di fertilizzanti, dando alle tue piante e fiori un doppio beneficio.

Altro espediente nel segno del risparmio, sia idrico che economico, è l’installazione di sistemi di raccolta per l’acqua piovana e l’uso di sistemi temporizzati per l’irrigazione a goccia o in subirrigazione, ottenendo maggiore efficienza idrica. Nel caso tu abbia un giardino, cerca di effettuare operazioni sul terreno per trattenere il più possibile l’acqua.

9. Rinuncia alla piscina

Evita l’uso dell’acqua potabile per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il riempimento e l’alimentazione di fontane ornamentali, vasche e piscine. La grave crisi che attraversiamo ne impone il non utilizzo.

10. L’acqua va riutilizzata

Razionalizza l’uso dell’acqua anche nei piccoli elettrodomestici: ad esempio per il ferro da stiro, puoi recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o dell’asciugatrice e riutilizzarla per usi domestici.

La tecnologia è una valida risorsa quando si parla di risparmio energetico. Così, tra i consigli del Vademecum, c’è quello di installare coperture vegetali su tetti e giardini pensili. In grado di assorbire fino al 50% di acqua piovana, possono infatti ridurre la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni. Non solo: favoriscono l’isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e creano un microclima più gradevole, con meno calore dovuto all’irraggiamento.

Altro espediente è l’uso di pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, favorendo la ricarica delle falde e mitigando l’effetto “isola di calore”.

L’Enea inoltre invita a diversificare l’uso dell’acqua a seconda della sua qualità: tra acqua potabile, piovana, grigia e nera e utilizzare, se possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque generate dalle operazioni di igiene personale (acque grigie).

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