Fondi europei a Catania quando il finanziamento non basta

Perché in via Toledo non sono mai partiti i lavori di recupero nonostante ci fossero le somme? Colletta dei residenti per acquistare il veleno per topi

21 Maggio 2024

“Non c’è bisogno di fare le piste ciclabili o di sistemare piazza Europa, il sindaco deve intervenire sui quartieri poveri”. Il signor Maurizio è categorico e arrabbiato. In prima persona ha organizzato una colletta tra i residenti attorno a via Toledo a Catania per comprare il veleno per i topi. “Cinque euro ciascuno, almeno in questo angolo di strada possiamo camminare tranquillamente”. 

Questo angolo di strada è l’incrocio tra via Toledo – chiusa al transito da blocchi di cemento e da anni trasformata in discarica a cielo aperto, rifugio per tossicodipendenti e prostitute –  e via Stella Polare, spesso finita nelle cronache perché uno dei fortini della droga.

Siamo nel quartiere Angeli Custodi di Catania, teoricamente centro della città, ma in realtà con tutti i tratti della periferia abbandonata. Se l’angolo bonificato dai residenti è adesso quantomeno transitabile, è all’incrocio successivo, quello tra via Toledo e via del Principe che il regno dei ratti si espande indisturbato. Qui nessuno si avvicina, i gatti non rischiano il confronto con topi che spesso non gli sono inferiori per dimensione. Motociclisti e automobilisti accelerano, qualcuno si ferma perché vede chi scrive munito di videocamera: “Che li fate a fare gli articoli se poi non cambia niente?”. 

Via Toledo, buco nero di Catania, faceva parte dei progetti finanziati col Pon Metro 2014-2020: 1 milione 240mila euro di fondi europei per abbattere quello che resta dell’ex scuola Livio Tempesta, ormai uno scheletro di cemento spolpato di tutto, trasformandola in area verde per relax e sport, e riqualificare il campetto di calcio a 5 oggi invaso da erbe infestanti e custode di carcasse di auto bruciate. Il progetto però è sfumato. “La ditta che ha vinto l’appalto – spiega Florinda Panzarella, consigliera della prima municipalità – si è tirata indietro perché il progetto non prevedeva una somma per la bonifica dell’area”. In sostanza nessuno aveva pensato che prima di iniziare i lavori serviva rimuovere quella montagna di rifiuti su cui proliferano i topi e per farlo era necessaria una apposita voce di spesa. “Non si è riusciti a trovare la somma extra”, conferma Tuccio Tringale, ex consigliere comunale che da queste parti ci è cresciuto. 

Il sindaco Enrico Trantino ha promesso che l’amministrazione troverà le risorse necessarie per la bonifica e un nuovo canale di finanziamento per realizzare il progetto già appaltato. Intanto l’Europa rimane lontano da via Toledo. 

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